Era una di quelle mattine calme e luminose, quando il giardino di Villa Volpe si sveglia cullato dal riflesso dorato del Lago d’Orta. L’aria era frizzante, e tutto sembrava immerso in una pace quasi surreale. Ma quella mattina, gli ospiti della villa notarono qualcosa di inusuale: un grifone, un magnifico uccello con un’apertura alare imponente e piume eleganti, si era posato in giardino.
La notizia si diffuse in fretta. I turisti, increduli, iniziarono a scattare foto e a pubblicarle online. La descrizione del grifone era drammatica: “Un magnifico esemplare, sceso dalle Alpi fino al Lago d’Orta!” scrisse qualcuno. Alcuni ospiti raccontarono di averlo visto spiccare il volo sopra l’acqua, librandosi verso il cielo azzurro come in un dipinto. La situazione si fece ancora più surreale quando uno di loro, convinto che l’uccello potesse essere un pericolo o un segno di disturbo ecologico, contattò persino il supporto di Airbnb per chiedere un rimborso completo del soggiorno! Preoccupati, chiamammo la Guardia Forestale, che arrivò con binocoli e attrezzature per identificare l’animale. “Un grifone qui? È praticamente impossibile. Questi animali vivono sulle Alpi, e raramente si avventurano così lontano dal loro habitat naturale, come il Monte Rosa,” ci spiegarono. Eppure, la foto era lì: un grifone, appoggiato serenamente sul prato di Villa Volpe. Solo dopo alcune ore, con esperti e turisti tutti coinvolti in questa “crisi” ambientale, qualcuno notò un dettaglio sospetto nella famosa foto. “Ma… non c’è l’ombra dell’uccello!” disse uno degli ospiti. Un dubbio cominciò a insinuarsi. E così, dopo ulteriori indagini, la verità venne a galla: era tutto uno scherzo. La colpevole? Zia Maddalena. Sì, proprio lei, la nostra adorabile ma imprevedibile zia Maddalena, che ogni anno il primo di aprile si diverte a mettere in scena scherzi memorabili per mio padre, Silvio. Questa volta si era superata, creando (o meglio, commissionando) un fotomontaggio maldestro ma incredibilmente efficace di un grifone nel nostro giardino. Un pesce d’aprile orchestrato con precisione! Abbiamo riso fino alle lacrime quando tutto si è chiarito, e persino la Guardia Forestale si è unita alle risate quando gli abbiamo spiegato l’origine dello scherzo. “Devo ammettere, è geniale!” dissero. Gli ospiti, inizialmente arrabbiati, si rilassarono quando offrì loro una bottiglia di vino locale per scusarmi per il trambusto. Alla fine, anche loro trovarono la storia divertente e promettevano di raccontarla ai loro amici al ritorno a casa. E così, la leggenda del grifone del Lago d’Orta entra negli annali della storia di Villa Volpe. Una storia che non dimenticheremo mai, grazie alla creatività (e all’umorismo unico) della nostra zia Maddalena. Morale della favola: Quando soggiorni a Villa Volpe, aspettati di essere sorpreso… magari da un panorama mozzafiato, da un incontro speciale con la natura o, chissà, da uno scherzo ben orchestrato!
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November 2024
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